Lo starnuto è, per definizione, un atto riflesso respiratorio che consiste in una potente emissione di aria dai polmoni, che può raggiungere una velocità di 160 km/h. È uno dei meccanismi di difesa dell’organismo dagli agenti esterni potenzialmente pericolosi. Vi siete mai chiesti però perché si starnutisce?
Le cause
Lo starnuto è un riflesso naturale che si scatena quando un agente irritante o allergenico viene in contatto con le mucose del naso. Anche nel caso di un’infezione virale, causa del raffreddore , lo scopo dello starnuto è di liberare le vie aeree superiori dagli agenti patogeni.
Il processo
La mucosa irritata o infiammata sollecita le terminazioni nervose del trigemino – un nervo cranico le cui terminazioni sono presenti anche nelle cavità nasali- tramite il quale l’impulso viene trasmesso al cervello. Da qui si genera uno stimolo che provoca l’immagazzinamento di un notevole volume di aria da parte dei polmoni, successivamente l’aria viene compressa al di sotto della glottide, che resta chiusa. A questa fase segue quella di espulsione rapida dell’aria dal naso e dalla faringe, ottenuta per contrazione dei muscoli addominali e intercostali (del torace), mediante la quale si allontanano anche i corpi estranei presenti.
Curiosità sullo starnuto: perché si augura “Salute!”
Il galateo lo vieta, ma è usanza più che comune dirlo a qualcuno che ha appena starnutito: la sua origine è da attribuire al filosofo Aristotele, il quale, onorando il Cervello in quanto sede del Buon Senso e dello Spirito, riteneva che lo starnuto fosse una sorta di suo discorso involontario.
Col tempo ha assunto un altro significato: lo starnuto può essere sinonimo di mancanza di salute, dunque si compie un gesto di buon augurio nei confronti dell’autore della rumorosa reazione.